
Quale futuro costruiamo nella mente di ragazzi e ragazze costrette a mandare avanti una Borsa Mediterranea grazie al frutto del proprio lavoro gratuito, mascherato da sviluppo di competenze?
Questo fine settimana ho partecipato alla Borsa Mediterranea del Turismo Archeologico, portando la voce di ASviS e di CAI Giovani ad un panel dedicato al turismo sostenibile organizzato dall’Associazione Italiana Giovani per l’UNESCO dal titolo “Turismo sostenibile: dal Manifesto Next Generation You alla BMTA”.
Un’occasione importante non solo per la partnership che si sta consolidando con AIGU, ma anche per la tematica affrontata che riecheggia all’interno del Nuovo Bidecalogo del Club Alpino Italiano e dell’ultimo rapporto ASviS, il quale racconta un’involuzione vera e propria sui risultati italiani per gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile.
Quello che rimane di questo incontro è tuttavia una profonda riflessione di dove stia il problema dell’overtourism e del consumo di territorio se ad ogni conferenza presentiamo buone pratiche su buone pratiche. Ci crogioliamo nei nostri risultati positivi per darci la speranza di un cambiamento positivo, ma la realtà è un’altra e questa stessa realtà circondava la BMTA.